Uomo e ambiente.















Le attività della presente area tematica sono principalmente quelle che fanno riferimento all’Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani, 13) (relative alla Riserva Naturale Speciale di Valleandona, Valle Botto e Valle Grande, al Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, alla Riserva Naturale Speciale della Val Sarmassa, a quella in fase di inserimento nel sistema delle aree protette regionale del “Bosco della Luja” di Loazzolo, a quelle convenzionate tra l’Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani con il WWF per la gestione combinata: l’oasi biotopo “la Bula”, Garzaia Valle Bormida, Oasi “Il verneto” di Rocchetta Tanaro, SIC di “Boschi di Valmanera”, SIC degli “Stagni di Belangero”), a quelle del “sistema integrato di microaree protette realizzato dall’associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie” nell’astigiano nord-occidentale: 11 biotopi forestali (per una superficie forestale di circa trenta ettari) ad elevato contenuto di biodiversità e complessità ecologica, messo in sistema attraverso un itinerario naturalistico che ne consente una lettura capillare e una fruizione approfondita sul piano scientifico, culturale, ricreativo e didattico.

Su questo complesso mosaico naturalistico e paesaggistico ambientale, al quale si deve aggiungere l’area relativa alle “terre dell’arbiora”, corrispondente a quella delle due Comunità Montane Langa Astigiana Val-Bormida e Alta Valle Orba, Erro e Bormida di Spigno, che insieme alle precedenti costituiscono un patrimonio inestimabile ma frammentato e disperso sul territorio, l’ecomuseo di Asti e del suo contado, proprio in quanto nasce dall’esigenza di tutela e di valorizzazione paesaggistico ambientale della comunità astigiana per il proprio territorio, intende continuare a lavorare con l’Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiane, incrementando le azioni culturali già in corso, nate, organizzate e proposte dalle associazioni che lo costituiscono e che partecipano, nessuna esclusa, al raggiungimento comune dell’obiettivo di tutela.

In questo modo i luoghi dell’Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani, quelli dei percorsi Letterari di Davide Lajolo, (e da questo anche quelli di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio), del WWF, di  “Terra, Boschi, Gente e Memorie”, del “Comitato per la salvaguardia del paesaggio rurale del Frutteto della Canonica di Vezzolano”, dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato astigiano, raggiunti con i percorsi segnalati dal “Diavolo Rosso” segnati ed indicati attraverso le attività artistiche, della “Casa degli alfieri”, di “Orme su la Court” e del “Centro Sperimentale d’Arte XA’”, cantatati in “Cantè Bergera” presentati, illustrati, raccontati e rappresentati nella vetrina di Asti e nei suoi festival “Naturalmente Arte” e  “Nomadi e Stanziali” acquistano un senso comune.

 

13) Si veda Relazione annuale delle attività dell’Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani.