Dal piombo alla mela. Tipografie e internet.















Le tipografie, sociali e non, la cui parabola iniziale si avvalse certo dell’opera di Don Bosco e del beato Marello ma anche quello delle opere pie quali il Michelerio, sono di interesse  dell‘ecomuseo della Città di Asti e del suo contado. Dal lavoro tipografico con caratteri lignei prima e metallici poi, si è sviluppato un artigianato contiguo fatto prima da incisori ed illustratori e poi da studi grafici e pubblicitari.

Il recupero del laboratorio di tipografia è in funzione dell’attività formativa e informativa che l’ecomuseo già svolge attraverso le pubblicazioni realizzate delle sue associazioni e dall’ente proponente.

Collegato al tema della comunicazione vi è il progetto di immagine 15)  per rivelare l’ecomuseo nella sua potenzialità, tra filiere di prodotti tipici e artigianali, mostre, fiere, spettacoli, festival, percorsi, pubblicazioni, iniziative e attività culturali, che vivono del coinvolgimento diretto della popolazione locale. L’obiettivo è quello di rendere leggibile il lavoro realizzato e in corso, lasciando un segno delle proprie iniziative, attività e azioni. La riconoscibilità deve essere letta anche come un mezzo per ampliare il consenso. Il logo dell’ecomuseo di Asti è un’impronta digitale che rappresenta la città nel contesto in un’insieme unico.

 

Tra le attività di comunicazione e di pubblicistica, l’ecomuseo sta realizzando strumenti informatici e siti internet che facciano conoscere le azioni e i programmi ecomuseali. Il riferimento informatico ecomuseale sperimentale è il presente sito che collega tutte le associazioni e rappresenta il luogo virtuale di riferimento dell’ecomuseo. E’ il modo contemporaneo di suonare il campanello nelle case della gente. Si vogliono realizzare strumenti di tipo ipertestuale, di facile lettura, proposti per le “passeggiate virtuali” e per le guide multimediali 16).  Anche in questo caso la “tipografia” diventa una parte attiva, strumento di lavoro, sviluppo ed evoluzione dell’ecomuseo.

 

15) Progetto di immagine per gli ecomusei, Provincia di Torino. 2002.

16) “Il museo della cultura politecnica. Luoghi del sapere, spazi dell’esporre” a cura di F. Drugman, L.B.Peressut, M.Brenna. Unicopli. Milano 2002. - Chiara Ronchetta. Itinerari del lavoro nell’area piemontese. Si veda anche: “Ecomusei e paesaggi. Esperienze, progetti e ricerche per la cultura materiale” a cura di Alessandro Massarente e Chiara Ronchetta.