Le finalità dell’ecomuseo di Asti e del suo
contado sono le stesse previste all’articolo1,
comma 3, della Legge Regionale Piemonte 14 marzo
1995, n. 31, “Istituzione di Ecomusei del
Piemonte”, sue successive modifiche e
integrazioni; la sua strategia è stata
concordata e definita con il Laboratorio
Ecomusei della Regione Piemonte, con il quale
l’ecomuseo di Asti e del suo contado condivide
sia le impostazioni teorico-scientifiche del
processo ecomuseale che l’approccio museologico.
l’Ecomuseo di Asti condivide e fa propria la “Carta di
Catania” (verso una nuova offerta culturale per
lo sviluppo sostenibile del territorio, Incontro
Nazionale degli Ecomusei, Catania 12/13 ottobre
2007).
L’ecomuseo della Città di Asti e del suo contado ha un
modello di tipo evolutivo 1)
integrato, caratterizzato dalla partecipazione
attiva della popolazione. E’ finalizzato alla
condivisione del patrimonio della comunità
locale di cui è espressione 2), in
una logica dinamica dell’ecomuseo come processo
sociale 3) Uno dei suoi obiettivi è
quello di mettere in rete, nel senso di
sviluppare un
valore aggiunto
4), beni diffusi sul territorio (il
patrimonio comunitario, costituito tanto da beni
pubblici quanto privati, nonché dalle attività a
rilevanza culturale), accumunati da relazioni
storiche e geografiche, rendendo visibili le
ragioni e le caratteristiche che stanno alla
base dell’identità locale.
Il termine “contado” viene utilizzato per evidenziare,
rendere il più percepibile possibile, allo scopo
di rafforzarlo, il senso delle relazioni che
tale territorio ha con il capoluogo, luogo di
rappresentanza e di identità culturale. Contado
e città, per meglio cogliere quell’ibridazione
della cultura cittadina con quella contadina che
ha disegnato il paesaggio di Asti.
L’Ecomuseo di Asti e del suo contado “documenta i
molteplici aspetti che caratterizzano
l’economia, la cultura, le tradizioni e
l’ambiente” del Monferrato Astigiano. I siti
dell’ecomuseo formano una rete intessuta su tre
tematiche fondamentali:
A) Lavoro e mestieri
B) Uomo e ambiente
C) Arte e storia
L’ecomuseo è una delle conseguenza
di un progetto
sul “paesaggio culturale” realizzato nel 2003
nel Piano di Sviluppo Locale all’interno del
Programma Comunitario
Leader+,
(GAL Basso Monferrato Astigiano. Regione
Piemonte). La prima attività svolta in tale
progetto è stata quella di individuare degli
interlocutori “attivi” presenti sul territorio e
dare vita a un gruppo di interesse
sull’argomento trattato, gruppo formato da
associazioni operanti sul territorio, che
avevano e ancora hanno in comune, la volontà di
essere attori nel processo di tutela e di
valorizzazione paesaggistico-ambientale
dell’area in esame. Nel gruppo di interesse sono
stati coinvolti studiosi di varie discipline,
artisti, un centro sperimentale d’arte e una
cooperativa teatrale. Il lavoro di coordinamento
ha raggiunto livello di concretezza con la
costituzione di una nuova associazione tra
privati, enti e associazioni chiamata:
"Osservatorio del paesaggio per il Monferrato e
l’Astigiano". L’associazione, senza fine di
lucro e limiti temporali, ha lo scopo di
approfondire tematiche paesaggistico-ambientali
in un dialogo aperto tra le Istituzioni e la
popolazione dell'area. All’Osservatorio del
paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano hanno
aderito enti pubblici, comuni e comunità
collinari. Il passaggio immediatamente
successivo, è stato la definizione dell’ecomuseo
di Asti e del suo contado, che rappresenta
l’esigenza della popolazione del Monferrato di
tutelare e valorizzare gli elementi
caratterizzanti sé stessa, il territorio in cui
vive, il proprio patrimonio, in rapporto alla
propria storia economico-sociale. L’ecomuseo è
una sinergia di progetti in essere,
è un processo partecipativo e
comunicativo, è la “pratica partecipata di
valorizzazione del patrimonio culturale e
materiale e immateriale, elaborata e sviluppata
da un soggetto organizzato, espressione della
comunità locale, nella prospettiva dello
sviluppo sostenibile”
5).
Non è un caso che i primi referenti
dell’ecomuseo siano l’Ente Parchi e Riserve
Naturali Astigiane e le associazioni che già
svolgono attività di interesse ecomuseale sul
territorio.
L’ecomuseo della città di Asti e del suo contado è
riconosciuto dal Comune di Asti con Delibera
della Giunta Comunale n. 235 del 17 maggio 2007
e dalla Provincia di Asti con Delibera della
Giunta Provinciale n.129 del 5 aprile 2007.
1)
M.Maggi e
V.Faletti. Gli ecomusei. IRES Piemonte e Umberto
Allemandi. Torino 2001.
2)
L.Gili. Gli
ecomusei: normativa di riferimento e
considerazioni sulla loro natura.
Ecomusei.net2007.
3)
D.Jallà. Il museo contemporaneo: introduzione al
nuovo sistema museale italiano – UTET libreria,
Torino 2003.
4)
G.Pinna. Nuova Museologia n.10. Reti e
sistemi museali.
Bine Ed.. Milano. Giugno 2004. “La rete è
un’organizzazione che sviluppa proprietà
distinte rispetto quelle delle singole parti
costitutive, sviluppa cioè un valore aggiunto.
Nella rete questo plusvalore deriva dalla libera
scelta associativa e dalla garanzia di
individualità culturale dei partecipanti.”.
5)
Carta di Catania (Catania 12-13 ottobre 20007)